Cinque cose che devi sapere se studi Scienze dell'educazione e della formazione

Ecco come funziona all’università, cosa ti aspetta dopo la triennale e la magistrale e una volta entrato nel mercato del lavoro.

Hai scelto di studiare Scienze dell'educazione e della formazione, ormai sei sicuro: ma sai come funziona all’università, cosa ti aspetta dopo la triennale e la magistrale? E una volta entrato nel mercato del lavoro? Ecco 5 cose che dovresti sapere se scegli questo percorso.

 

#1 Cosa fai alla triennale?

Studi prevalentemente Pedagogia, Psicologia e Filosofia. Chi si è laureato prima di te ha conquistato il titolo a 26,4 anni, mettendoci in media 4,6 anni e con voto medio pari a 100,3. Durante gli studi il 92% ha svolto stage formativi e il 3% ha avuto esperienze internazionali (a fronte del 10% a livello nazionale).  

 

 

 

#2 Dopo il primo livello …

… in Scienze dell'educazione e della formazione, un bel gruppetto tende a proseguire gli studi con la magistrale (33%), puntando su Scienze Pedagogiche (scelta dal 56%) o su Programmazione e gestione dei servizi educativi (16%), ma anche su Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua (12%).

 

#3 Concludi la magistrale: e poi?  

Dopo 5 anni dalla laurea, per chi ha scelto la magistrale in Scienze Pedagogiche il lavoro c’è (77,5%). Molto bene anche per chi ha scelto Programmazione e gestione dei servizi educativi (78%). E benissimo anche per chi ha puntato su Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua (83%).

 

#4 Lavoro ben retribuito e stabile? Abbastanza …

I laureati in Scienze Pedagogiche, a 5 anni dal titolo, guadagnano in media 1.064 euro netti al mese. Va decisamente meglio ai professionisti laureati in Programmazione e gestione dei servizi educativi, che si assestano su 1.126 euro mensili, a pari merito con chi sceglie Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua, 1.127 euro mensili netti.
La stabilità lavorativa è un vero must: coinvolge 69 laureati su cento per Scienze Pedagogiche e il 67,5% di chi ha messo in saccoccia un titolo di Programmazione e gestione dei servizi educativi. Si scende un po’, ma non di tantissimo, per i laureati in Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua: siamo infatti al 62%. Ma attenzione dentro a questi “stabili” c’è anche chi sceglie di mettersi in proprio, sebbene in questo caso, come ci dicono i numeri, a farla da padrone siano i contratti a tempo indeterminato: il 61% per Scienze Pedagogiche, il 60% per Programmazione e gestione dei servizi educativi e a seguire con il 51% Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua.   

 

#5 Dove vai? Servizi, Istruzione e Ricerca e Sanità

Tra i laureati in Scienze Pedagogiche, ci sono i settori dei servizi sociali e personali (39%), istruzione e ricerca (38%), e solo alcuni nel campo della sanità (6%). Non va molto diversamente per la maggioranza dei laureati in Programmazione e gestione dei servizi educativi che si inseriscono nei campi dei servizi sociali e personali (35%), ma anche d’ istruzione e ricerca (33%), e un 10% sempre nella sanità. Per i laureati in Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua variano le percentuali ma gli ambiti restano gli stessi dei colleghi: in testa troviamo istruzione e ricerca (30%), seguono a ruota i servizi sociali e personali (24%), e circa un 8% nei campi della sanità.

 

Pubblicato su "Skuola.net" il 6 maggio 2016