Formare persone con competenze avanzate in neuroscienze comportamentali, ecologia sociale, etica ambientale e animale e biologia evolutiva e dello sviluppo è l'obiettivo del Master in Etologia filosofica ed Etica ambientale promosso dall’ Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
Intervista al coordinatore del Master il professor Marco Celentano.
Professore, cosa si intende per “Etologia filosofica ed Etica ambientale”?
L’Etologia filosofica è una branca di ricerca nata tra gli anni Novanta e il nuovo millennio che, riflettendo sulle implicazioni filosofiche della ricerca e delle scoperte etologiche (ovvero, dello studio comparato del comportamento degli esseri viventi), tenta di contribuire a far transitare le culture umane e gli esseri umani verso forme di comprensione di sé stessi non mitiche, non metafisiche, post-antropocentriche e anti-meccanicistiche.
Questo significa che l’etologia filosofica mira a superare, sia la prospettiva antropocentrica che ha caratterizzato per millenni la cultura occidentale, ma negli ultimi 80 anni è stata messa in crisi dalla scoperta e dallo studio delle menti e delle culture animali, sia le varie forme di biologismo o di determinismo genetico che hanno predominato, in ambito biologico, nel XX secolo e che oggi sono, in ampia misura, confutabili grazie agli sviluppi che le scienze evolutive hanno conosciuto negli ultimi 30 anni e, in particolare, alla scoperta dell'eredità epigenetica.
La Philosophical Ethology pratica e promuove, perciò, un approccio alla formazione scientifica incentrato sul superamento della tradizionale bipartizione tra scienze della vita e scienze umane.
L’Etica ambientale rappresenta, a mio avviso, un tipo di sapere che è oggi, e sarà sempre più in futuro, indispensabile in ogni ambito lavorativo e della vita quotidiana, come suggeriscono del resto anche le più recenti linee guida dell’UE in materia di formazione, perché è un ambito di ricerca che tenta di fornire strumenti metodologici e teorici per comprendere la crisi ambientale e climatica globale che l’ecosistema terrestre sta vivendo e le sue cause, legate in larghissima misura all’impatto antropico e al modello di sviluppo vigente, e di riflettere sui possibili modi per affrontarla, vagliando criticamente le implicazioni sociali, etiche ed ecologiche delle diverse opzioni possibili.
Come si sviluppa il percorso didattico del Master?
Il corso è suddiviso in quattro blocchi disciplinari:
- Etologia generale, culturale, cognitiva e filosofica
- Ecologia del global change e geografia dell'impatto antropico
- Bioetica ambientale, bioetica animale e neuroetica
- Evoluzionismi in evoluzione: teorie e modelli dell'evo-devo biology
Il primo blocco introduce i discenti a quanto di nuovo si è andato scoprendo, dagli anni Sessanta del secolo scorso in poi, sui comportamenti, i linguaggi, le menti e le tradizioni animali, sfatando, con argomentazioni e documentazioni scientifiche, luoghi comuni sugli animali non umani radicati nella nostra tradizione dai tempi di Aristotele.
Il secondo blocco è incentrato su tre aree di ricerca - la bioetica ambientale, la bioetica animale e la neuroetica - nate nel corso degli ultimi 50 anni, ma divenute rapidamente fonti indispensabili per ogni settore lavorativo e di ricerca, perché capaci di rilevare problemi che attraversano tutti i contesti della vita associata, umana e non umana.
Obiettivo del terzo blocco è trasmettere ai discenti conoscenze, concetti, modelli e strumenti metodologici di base afferenti all’area dell’ecologia sociale, e necessari per comprendere gli effetti devastanti dell’impatto antropico e delle crisi climatico-ambientali globali e locali che da esso derivano, e le possibili strategie per affrontarli.
Il quarto e ultimo blocco tematico è incentrato sulla prospettiva post-genecentrica introdotta, nell’ambito degli studi bio-evolutivi, dalla scoperta dell’eredità epigenetica e dagli sviluppi dell’eco-evo-devo biology, e sulle implicazioni teorico-epistemologiche e pratico-sociali di questo epocale mutamento prospettico. Un mutamento che ci porta a considerare gli organismi, al contempo, come prodotti di un’evoluzione ma anche come attivi protagonisti della propria storia evolutiva e dei propri percorsi biografici.
A chi è rivolto e quali profili forma?
Il Master, in forza della sua struttura meta-disciplinare, si rivolge a chiunque possieda una laurea magistrale, o un titolo straniero equipollente, e abbia padronanza della lingua italiana, perché offre, sia a chi proviene da studi umanistici, filosofici, giuridici, psico-pedagogici, socio-politici o economici, sia a chi si è formato nel campo della medicina animale e umana, o in percorsi universitari legati alle neuroscienze e agli studi evolutivi, alle scienze della terra, alle scienze della vita, dello sviluppo o del comportamento, la possibilità di maturare competenze specifiche e visioni d’insieme utili, sia per valutare in quale sotto-settore della sua area di competenza incanalare i propri percorsi professionali, sia per affrontare problematiche sociali e ambientali cruciali del nostro tempo che sono trasversali a qualunque settorialità.
Si tratta, inoltre, di una proposta formativa fortemente innovativa, essendo, ad ora, a mia conoscenza, la prima al mondo a proporre un percorso post-laurea imperniato sull’etologia filosofica. Una proposta, a mio avviso, lungimirante anche dal punto di vista didattico e metodologico, perché offre un modello di sapere mirato a formare nei discenti la capacità di comprendere, di volta in volta, di fronte ad ogni problema specifico, quante e quali competenze andranno coinvolte e coordinate per tenere conto della sua complessità. Un orientamento verso il quale, pur con resistenze e ritardi, particolarmente evidenti in Italia, anche la Comunità europea sembra volersi oggi orientare.
Sono previsti stage?
No, per rendere la nostra proposta didattica indipendente da vincoli logistici e consentire di parteciparvi anche a chi è già inserito nel mondo lavorativo, si è preferito privilegiare attività che possano svolgersi in modalità e-learning.
Alla fine del terzo blocco didattico, quello incentrato sull’ecologia e sulla geografia del global change, gli studenti saranno però invitati a partecipare ad un’esperienza di etologia urbana sul campo, basata sull’osservazione di specie selvatiche inurbate nella città di Roma in seguito all’erosione dei loro ambienti di vita tradizionali. Esperienza guidata da una studiosa esperta di questo tipo di fenomeni, ormai all’ordine del giorno, che, senza dubbio, investirà sempre più, nei prossimi decenni, le metropoli di tutto il mondo.
Quali prospettive occupazionali ci sono per chi si diploma al Master?
Come già accennavo, credo che uno dei punti di forza del nostro Master sia quello di poter offrire, anche grazie ad un corpo docente di altissimo profilo scientifico, una proposta didattica che mette i discenti in grado di aggiornarsi su importanti sviluppi avvenuti, negli ultimi decenni, in quattro macro-settori della ricerca scientifica contemporanea (neuroscienze comportamentali, ecologia sociale, etica ambientale e animale, biologia evolutiva e dello sviluppo). Sviluppi che stanno influenzando, a cascata, tutti gli altri ambiti del sapere e della vita professionale e associata. Per limitarci solo a qualche esempio, dalla filosofia della mente e del linguaggio alle neuroscienze, dalla sociologia alla medicina, per le quali aree di ricerca come l’epigenetica comportamentale, sociale e culturale sta aprendo nuovi orizzonti di comprensione ma anche di intervento pratico davvero rilevanti, a tutti quei settori della giurisprudenza che dovranno nei prossimi decenni attrezzarsi e rinnovarsi per affrontare problematiche emergenti che hanno implicazioni etiche e bioetiche cruciali, fino a tutte le aree del sapere legate alla sfera produttiva ed ecologica chiamate oggi a contribuire a un ripensamento e a un mutamento sostanziali dei modelli di produzione e sviluppo dominanti, senza i quali non si uscirà dalla crisi sociale e ambientale in corso, mi sentirei di dire che quasi non c’è ambito lavorativo in cui i saperi emergenti cui cerchiamo di introdurre i nostri studenti, attualmente, non risultino di cruciale importanza.
Scheda Master
Tipologia Master: Master di II livello
Posti disponibili: 25
Durata del corso: annuale
Periodo di svolgimento: 09/01/2025-13/12/2025
Modalità didattica: in e-learning, fatta esclusione per l’esperienza di etologia urbana sul campo prevista per il 14/06/2025
Lingua: Italiano
Frequenza: per conseguire il titolo è necessario frequentare in diretta almeno il 70% delle attività didattiche erogate e superare tutti gli esami
Sede del corso: Il corso viene erogato da remoto, non ha quindi una sede fisica; Ne è promotore il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Gli uffici che presiedono all’organizzazione e al buon funzionamento dei collegamenti da remoto e dei supporti informatici del corso hanno sede nell’ateneo
Scadenza presentazione domande di ammissione: 7 gennaio 2025 h. 24.00
Modalità di selezione: esame dei curricula e colloquio preliminare con i candidati, presieduto dai membri del Collegio dei docenti del Master
Quota di partecipazione: e. 2200 da erogare in 2 rate, più e. 50 per le spese di iscrizione
Agevolazioni/borse di studio: non presenti
Per informazioni: marco.celentano@unicas.it