Il Ministero dell’Università e Ricerca si è dotato di uno strumento innovativo per il terzo livello della formazione universitaria, il Dottorato di ricerca di Interesse Nazionale - DIN, una novità non solo per l’Italia ma anche a livello europeo.
Complementari ai dottorati di ricerca tradizionali, i DIN si basano sull'aggregazione di competenze e beneficiano di un coordinamento nazionale che consente la condivisione di risorse e infrastrutture, garantendo l’accesso anche alle sedi più piccole.
L’obiettivo è creare reti di giovani ricercatori, selezionati secondo standard elevati e formati su temi di ricerca omogenei ed interdisciplinari, favorendo il ponte tra ricerca accademica e industriale, contribuendo a rendere il nostro sistema universitario, e quindi il nostro Paese, più competitivo a livello internazionale e puntando ad entrare nella rete degli European Doctoral Network.
Per l’anno accademico 2022/2023 sono stati accreditati presso il MUR 27 Dottorati di Interesse Nazionale e sono 77 gli atenei convenzionati in almeno un dottorato nazionale (dei 99 atenei italiani statali e non statali), coinvolgendo sedi su tutto il territorio.
DIN 2023/2024: consulta la bacheca AlmaLaurea
Oltre agli atenei, 28 enti e fondazioni di ricerca (tra i quali CNR, INAF, INGV, INFN, ISPRA, IIT) sono convenzionati in almeno un dottorato nazionale. Sono più di 1000 i docenti e i ricercatori italiani direttamente coinvolti nelle attività di ricerca e di formazione dei DIN in tutte le 14 aree accademiche. I temi vanno infatti dalla cybersecurity al patrimonio culturale, dall’economia circolare agli studi religiosi, dal design per il made in Italy alla transizione ecologica, solo per citarne una parte.
Negli attuali DIN sono state assegnate circa 1000 borse di ricerca di cui circa il 60% su fondi PNRR. Le borse DIN offrono, inoltre, la possibilità di svolgere periodi di ricerca all’estero.
Il 5 giugno 2023 ha avuto luogo il DIN DAY, giornata di presentazione dell’offerta di alta formazione proposta dai Dottorati di Interesse Nazionale. L’iniziativa, curata dal Coordinamento dei Dottorati di Interesse Nazionale e che ha visto la partecipazione di rappresentanti del MUR e della CRUI, è stata l’occasione per illustrare le interessanti novità che questa nuova configurazione del Dottorato di Ricerca offre nel panorama della formazione post lauream.
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