Competenze digitali in azienda: le hard skill imprescindibili per un’impresa competitiva

Le competenze digitali sono oggi una caratteristica imprescindibile per il bagaglio professionale dei dipendenti e per l’organizzazione stessa, considerate non più un plus ma un must have, se si desidera rendere la propria impresa competitiva sul mercato del lavoro e favorire la sua crescita. A confermarlo sono i dati, come il report di UnionCamere "Competenze digitali - 2023" che analizza i trend della trasformazione digitale nell’industria e nei servizi, con un focus sulla ricerca di figure professionali con competenze digitali. Le aziende oggi puntano soprattutto su professionisti esperti di cyber security, marketing digitale e AI, ma anche con competenze tecnologiche, organizzative e di business. Anche la capacità di utilizzo di strumenti di comunicazione visiva e multimediale e l’uso di linguaggi informatici sono tra le skill più richieste, insieme all’impiego di tecnologie robotiche, big data analytics, internet of things.

Si tratta sempre più di competenze utili per tutti i tipi di formazione, non solo quella tecnico-scientifica, e trasversali a tutti i livelli: per approfondire la tematica abbiamo intervistato Alessandra Milone - Talent Acquisition, Employer Branding & Engagement di A.I.Gen.
 

Il futuro delle competenze digitali: l’esperienza di A.I.Gen raccontata da Alessandra Milone
 

Il gruppo A.I.Gen. propone soluzioni avanzate per supportare le aziende nel loro percorso di trasformazione digitale. Per la vostra realtà, in quali ambiti ricercate maggiormente le abilità digitali? 

“In A.I.Gen. ricerchiamo abilità digitali principalmente nei settori di Data Analytics, Intelligenza Artificiale, Marketing Digitale, Geomarketing e User Experience. Le competenze richieste spaziano dall’analisi e gestione di grandi volumi di dati alla programmazione avanzata, passando per lo sviluppo di soluzioni di engagement digitale e pubblicità mobile. Tutte le nostre attività sono legate dal filo rosso dell’innovazione e della competenza in ambito tecnologico. Queste competenze sono fondamentali per sostenere i nostri obiettivi strategici: migliorare la competitività aziendale, ottimizzare le strategie di marketing e offrire ai nostri clienti soluzioni innovative e personalizzate, basate su dati concreti e tecnologie all’avanguardia”.
 

Si parla sempre più di conoscenza e impiego dell’intelligenza artificiale. Quali sono gli ambiti di applicazione nella vostra realtà e quali prospettive di sviluppo vedete?

“L’intelligenza artificiale è uno degli asset strategici per A.I.Gen. Ogni azienda del gruppo, nell’ambito del proprio core business, utilizza il metodo A + I + G. Questo si basa sull’unione di un approccio avanzato all’intelligenza artificiale con il nostro set di dati proprietari, che ci permettono di potenziare i dati del cliente per generare insight ed azioni concrete e misurabili. Ad esempio, permette di analizzare comportamenti di consumo, anticipare tendenze di mercato e creare esperienze utente personalizzate e coinvolgenti. Prevediamo un ulteriore sviluppo nell’integrazione di AI per la gestione della customer journey, della loyalty, e della personalizzazione dinamica dei contenuti. In A.I.Gen. crediamo che l’Advanced Intelligence assumerà sempre di più le vesti di un facilitatore interno, che ci permetterà di svolgere il nostro lavoro - a prescindere dalle attività caratteristiche di ciascuno di noi - in modo sempre più efficiente”.
 

Quali sono le hard skill digitali che un professionista o uno studente dovrebbe avere oggi e quali soft skill, invece, aiutano a essere più versatili e ad acquisire competenze, anche senza una preparazione specifica?

“Le hard skill digitali più richieste oggi includono sicuramente la capacità di programmare (Python, JavaScript), la gestione dei dati (SQL, Data Analytics e Machine Learning), e la conoscenza delle principali piattaforme di marketing e advertising digitale. Le soft skill sono altrettanto cruciali: curiosità, capacità di adattamento e intraprendenza permettono ai professionisti di imparare continuamente e adattarsi rapidamente a scenari sempre nuovi. La capacità di lavorare in team e una spiccata propensione alla risoluzione dei problemi sono altre qualità che apprezziamo molto e che spesso fanno la differenza nella crescita professionale”.
 

Può farci l’esempio di un profilo con competenze digitali che è risultato complesso da individuare, raccontandoci l’iter di selezione e inserimento?

“Un caso particolarmente complesso è stato quello della ricerca di un Senior Data Engineer con forti competenze informatiche, soprattutto in ambito Cloud. Il mercato attuale è molto competitivo per questo tipo di figure, che devono unire competenze avanzate in gestione e architettura di dati con la padronanza delle tecnologie Cloud come AWS, Google Cloud o Azure. Nonostante la difficoltà nel trovare il profilo giusto, siamo riusciti a individuare una risorsa che, sebbene avesse meno esperienza in alcune tecnologie specifiche rispetto al profilo “ideale” prospettato, aveva una grande capacità di apprendimento e una solida base tecnica. Abbiamo investito nel suo sviluppo attraverso una formazione mirata e un periodo di affiancamento con i nostri esperti interni. Grazie a questo approccio flessibile, la risorsa è riuscita a integrarsi perfettamente nella squadra, garantendo l’efficienza e la scalabilità delle infrastrutture dati dell’azienda”.

L’importanza delle competenze digitali in azienda apre quindi uno scenario ricco di sfide, sia per i professionisti, sia per le imprese stesse che devono essere in grado di individuare le figure giuste, in un perfetto equilibrio di competenze tecniche necessarie, ma anche di capacità di evoluzione, crescita e adattamento alle richieste di un mercato del lavoro in continua evoluzione. 

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