Nell'ambito del Rapporto AlmaLaurea 2021 sul Profilo dei Laureati, è stato analizzato il tema della didattica a distanza attraverso un approfondimento che si basa su oltre 110 mila questionari compilati dai laureandi tra dicembre 2020 e maggio 2021. A tali laureandi sono state sottoposte alcune domande per meglio comprendere come è stata vissuta la didattica a distanza all’università sperimentata durante l’emergenza sanitaria Covid-19.
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PROBLEMI TECNICI IN DAD
Durante l’attività didattica a distanza, gli studenti hanno riscontrato in particolare alcune criticità tecnico-organizzative di natura personale, tra cui ad esempio problemi di connessione o di condivisione degli spazi: tali difficoltà, comunque complessivamente circoscritte, hanno riguardato il 29,3% degli studenti (“sempre o quasi sempre” per il 3,0%, “spesso” per il 26,3%).
Gli studenti degli atenei del Mezzogiorno hanno riscontrato maggiori difficoltà (32,0% rispetto al 27,5% degli studenti degli atenei del Nord) imputabili presumibilmente al differente livello di sviluppo economico e digitale delle aree del Paese.
Ma le differenze più consistenti si osservano a livello di gruppo disciplinare.
Laureandi dell’anno 2021: hanno riscontrato difficoltà tecnico-organizzative di natura personale
per gruppo disciplinare (valori percentuali)
Fonte: AlmaLaurea, Indagine sul Profilo dei Laureati
Invece, le difficoltà tecnico-organizzative ascrivibili all’ateneo di afferenza (es. software poco fruibili, sovrapposizione delle lezioni, …) sono relativamente meno diffuse e riguardano il 21,3% degli studenti (per il 2,3% si è trattato di problematiche verificatesi “sempre o quasi sempre”, mentre per il 19,1% “spesso”).
Non si registrano differenze sostanziali relativamente all’area geografica dell’ateneo. Sono però gli studenti che frequentano il corso di studio in atenei di più grandi dimensioni ad aver riscontrato con maggiore frequenza problemi tecnico-organizzativi a livello di ateneo (22,0% tra gli atenei “mega”, ossia con oltre 40mila iscritti, rispetto al 17,1% tra gli atenei di piccole dimensioni, con meno di 10mila iscritti) e quelli che studiano in atenei statali (21,6% rispetto al 15,6% degli atenei non statali).
Anche in tal caso le differenze più consistenti si riscontrano in termini di gruppo disciplinare.
Laureandi dell’anno 2021: hanno riscontrato difficoltà tecnico-organizzative a livello di ateneo
per gruppo disciplinare (valori percentuali)
Fonte: AlmaLaurea, Indagine sul Profilo dei Laureati
CONFRONTO DAD E LEZIONI IN PRESENZA
Il 55,0% degli studenti, avendo sperimentato entrambe le modalità didattiche, preferisce “decisamente” la didattica in presenza rispetto a quella a distanza; a tale quota si aggiunge un ulteriore 23,4% che la preferisce “leggermente”, portando al 78,4% la quota di studenti che preferisce la didattica in presenza.
La preferenza verso la didattica in presenza è più spiccata tra gli studenti che hanno scelto di spostarsi, rispetto alla propria residenza, per iscriversi all’università (82,8% rispetto al 77,7% di chi rimane a studiare nella stessa ripartizione geografica di residenza). Ciò è vero, in particolare, per gli studenti che se si spostano dal Centro-Sud verso un ateneo del Nord.
Sebbene oltre i tre quarti degli studenti preferiscano la didattica in presenza, si possono nuovamente notare ampie differenze in base al gruppo disciplinare.
Laureandi dell’anno 2021: preferiscono la didattica in presenza rispetto alla DAD
per gruppo disciplinare (valori percentuali)
Fonte: AlmaLaurea, Indagine sul Profilo dei Laureati
ASPETTI PIÙ APPREZZATI DELLE LEZIONI IN PRESENZA
Delle lezioni in presenza, sono apprezzati dagli studenti gli aspetti relazionali, probabilmente perché durante la pandemia l’università ha perso in particolare il suo ruolo di punto di incontro e di confronto tra studenti e docenti.
Tra il 78,4% degli studenti che ha dichiarato la propria preferenza per la didattica in presenza, l'aspetto più apprezzato è il rapporto diretto con i docenti (81,6%). È molto apprezzato anche il rapporto diretto con i compagni di studio (79,2%), soprattutto tra gli studenti degli atenei del Nord (83,1% rispetto al 74,2% degli atenei del Mezzogiorno), elemento attribuibile alla maggiore presenza, in queste realtà, di studenti fuorisede, giovani che sentono maggiormente la necessità di stabilire un rapporto tra pari, a partire proprio dai compagni di studio.
Le ulteriori motivazioni a sostegno della didattica in presenza sono la facilità nel mantenere livelli di attenzione adeguati (59,2%), l’efficacia delle lezioni (53,5%) e l’efficacia dell’organizzazione degli esami (25,9%).
ASPETTI PIÙ APPREZZATI DELLA DAD
La didattica a distanza, rispetto a quella in presenza, è preferita da una netta minoranza degli studenti: si tratta di poco più del 20%, composto da un 5,7% che la preferisce “decisamente” di più e da un 15,6% che la preferisce solo “leggermente”.
Tra gli aspetti della didattica a distanza è particolarmente apprezzata la possibilità di rivedere le lezioni registrate (80,3%) e la possibilità di frequentare le lezioni senza raggiungere la sede (78,4%). Questo aspetto è preferito da coloro che sono rimasti a studiare nella stessa ripartizione geografica (79,5%), un po’ meno, invece, da chi ha compiuto una migrazione di lungo raggio cambiando ripartizione geografica (71,5%), probabilmente a causa di una maggiore quota di pendolari tra chi studia all’interno della stessa ripartizione geografica. Il terzo aspetto più importante legato alla DAD è la possibilità di organizzare il tempo autonomamente (76,5%).
Le altre motivazioni di chi preferisce la didattica a distanza sono, in ordine decrescente di importanza, la riduzione dei costi sostenuti per frequentare l’università (55,8%), l’efficacia dell’organizzazione degli esami (28,5%), la possibilità di mettersi in contatto con i docenti più facilmente (21,9%), l’efficacia delle lezioni (21,5%).
GIUDIZIO COMPLESSIVO SULLA DAD
A prescindere da quanti preferiscano l’una o l’altra forma di didattica, l'82,2% esprime una valutazione complessivamente positiva della didattica a distanza, senza particolari differenze per ripartizione geografica. Verosimilmente gli studenti hanno apprezzato la tempestività con cui le varie realtà universitarie si sono attrezzate per mantenere la continuità delle lezioni. Anche in questo caso sono rilevabili alcune differenze in base al gruppo disciplinare di appartenenza.
Laureandi dell’anno 2021: sono complessivamente soddisfatti della DAD
per gruppo disciplinare (valori percentuali)
Fonte: AlmaLaurea, Indagine sul Profilo dei Laureati