Oggi 14 marzo è la Giornata Internazionale della Matematica. Giorno proclamato dall'UNESCO, in occasione della 40a sessione della Conferenza generale il 26 novembre 2019, e individuato come data per l'IDM (The International Day of Mathematics) perché già festeggiato in molti paesi del mondo come Pi Day.
Il Giorno del Pi greco, infatti, viene celebrato proprio il 14 marzo (ricorrenza nata negli Stati Uniti il 14 marzo del 1988 su iniziativa del fisico Larry Shaw al museo scientifico Exploratorium di San Francisco) per via del modo in cui gli anglosassoni scrivono le date, cioè seguendo il formato mese/giorno. Il 14 marzo diventa quindi 3/14, le prime tre cifre del π. L'importante numero π che rappresenta il rapporto tra la circonferenza e il diametro di un cerchio, comunemente approssimato di 3,14, ma che è anche molte altre cose. Per citare alcune delle sue applicazioni, la costante viene impiegata nella relatività generale di Albert Einstein, nel calcolo della probabilità, nell’elettromagnetismo e nella meccanica quantistica.
Per celebrare la bellezza e l'importanza della matematica e il suo ruolo essenziale nella vita di tutti, in occasione del PI DAY, le indagini AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati permettono di valutare le performance formative e gli esiti occupazionali dei laureati dei corsi di studio della classe di primo livello di Scienze matematiche e della magistrale biennale in Matematica.
Il profilo dei laureati in Scienze matematiche
Nel corso di laurea in Scienze matematiche si studia prevalentemente Matematica, Fisica e Informatica. I laureati di tale percorso sono in maggioranza uomini (52,5%) ottengono il titolo di primo livello in media a 23,6 anni (il 54,7% lo fa in corso) con un voto medio di laurea pari a 101,5 su 110.
Durante gli studi il 2,6% dei laureati in Scienze matematiche ha svolto esperienze di studio all’estero riconosciute dal proprio corso di laurea, mentre il 15,5% ha svolto tirocini formativi curriculari.
Si dichiarano soddisfatti del percorso universitario appena concluso: potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, il 79,7% sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo.
Le scelte formative e gli esiti occupazionali dei laureati in Scienze matematiche
Dopo l’ottenimento della laurea di primo livello in Scienze matematiche il 90,2% dei laureati prosegue gli studi iscrivendosi a un corso di laurea magistrale: il percorso più scelto è Matematica.
Tra chi non prosegue con gli studi, il tasso di occupazione a dodici mesi dalla laurea di primo livello in Scienze matematiche è pari al 76,9%.
Il 63,9% degli occupati ad un anno si è inserito nel mercato del lavoro solo dopo il conseguimento del titolo; il 12,0%, invece, lavorava al momento della laurea ma ha successivamente cambiato lavoro, mentre il 22,9% prosegue, ancora dopo un anno, il lavoro iniziato prima del conseguimento del titolo.
Il 37,3% degli occupati, dopo un anno dalla laurea, è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, il 34,9% con contratti formativi, mentre il 19,3% con un contratto alle dipendenze a tempo determinato. Il 3,6% è impegnato in attività autonome (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.).
Il lavoro part-time riguarda il 13,3% degli occupati e la retribuzione mensile è pari, in media, a 1.300 euro netti. L’88,0% lavora nel settore privato. È occupato nel ramo dell'informatica il 42,2% dei laureati, nel ramo delle consulenze professionali il 14,5% e nel ramo istruzione e ricerca il 10,8%.
La professione più diffusa a cinque anni dalla laurea è quella di Tecnico Programmatore.
Il 28,9% degli occupati dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università; il 54,2% dichiara di utilizzarle in misura ridotta, mentre il 16,9% per nulla.
Il profilo dei laureati in Matematica
La stragrande maggioranza dei laureati magistrali biennali in Matematica ha conseguito il precedente titolo di primo livello in Scienze matematiche. Sono in prevalenza donne (51,5%) e, in media, ottengono il titolo magistrale a 26,3 anni (il 68,3% lo fa in corso) con un voto medio di laurea pari a 109,7 su 110.
Durante gli studi l’11,1% dei laureati in Matematica ha svolto esperienze di studio all’estero riconosciute dal proprio corso di laurea, mentre il 37,7% ha svolto tirocini formativi curriculari.
Si dichiarano soddisfatti del percorso universitario appena concluso: potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, l'81,9% sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo.
Il 45,9% prosegue la formazione post-laurea.
La condizione occupazionale dei laureati in Matematica
A un anno dal titolo
A dodici mesi dalla laurea magistrale biennale, il tasso di occupazione per i laureati in Matematica è pari all'86,8%.
Il 78,0% degli occupati ad un anno si è inserito nel mercato del lavoro solo dopo il conseguimento del titolo magistrale biennale; l’11,2%, invece, lavorava al momento della laurea ma ha successivamente cambiato lavoro, mentre il 10,6% prosegue, ancora dopo un anno, il lavoro iniziato prima del conseguimento del titolo.
Il 18,5% degli occupati, dopo un anno dalla laurea, è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, il 16,8% con contratti formativi, mentre il 33,5% con un contratto alle dipendenze a tempo determinato. Il 28,0% lavora con borsa o assegno di studio o di ricerca; solo lo 0,8% è impegnato in attività autonome (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.).
Il lavoro part-time coinvolge il 5,5% degli occupati e La retribuzione mensile netta è pari, in media, a 1.461 euro. Il 55,9% dei laureati in Matematica lavora nel settore pubblico. È occupato nel ramo dell'istruzione e ricerca il 59,7% dei laureati, nel ramo dell'informatica il 19,3% e in quello delle consulenze professionali il 6,2%.
Il 56,2% degli occupati dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università; il 37,5% dichiara di utilizzarle in misura ridotta, mentre il 6,2% per nulla.
A cinque anni dal titolo
Dopo cinque anni dal titolo magistrale biennale, il tasso di occupazione dei laureati in Matematica è pari al 92,4%.
Il 56,4% degli occupati, a cinque anni dalla laurea, è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre il 26,4% con un contratto a tempo determinato e il 14,1% con borsa o assegno di studio o di ricerca. Solo l'1,5% è impegnato in attività autonome (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.),
Il lavoro part-time coinvolge il 2,7% dei laureati e la retribuzione media è pari a 1.779 euro netti al mese. Il 54,0% dei laureati in Matematica lavora nel settore pubblico. È occupato nel ramo dell'istruzione e ricerca il 57,0% dei laureati, dell'informatica il 20,0% e nel ramo del credito ed assicurazioni il 5,9%.
Il 56,4% degli occupati dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università; il 36,1% dichiara di utilizzarle in misura ridotta, mentre il 7,5% per nulla.
A cinque anni dal titolo, tra i laureati in Matematica lo 0,7% svolge una professione dirigenziale (compresi gli imprenditori), l’81,6% una professione ad elevata specializzazione, il 6,9% una professione tecnica, mentre il 3,4% una professione esecutiva o di livello inferiore. Il restante 7,3% sta svolgendo un’attività di formazione post-laurea retribuita.
Concentrando l’attenzione sulle professioni di livello più elevato (prime due voci), la professione più diffusa è quella di Professore di scienze matematiche, fisiche e chimiche nella scuola secondaria superiore (28,9%), seguita da Analista e progettista di software (15,8%) e Ricercatore e tecnico laureati nelle scienze matematiche e dell’informazione (10,3%).