La professione di Psicologo dello sviluppo e dell’educazione

Percorso formativo e caratteristiche occupazionali: tutto quello che c’è da sapere sui laureati che svolgono questa professione.

Le Indagini AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati permettono di valutare le performance formative e gli esiti occupazionali dei laureati di secondo livello che, a cinque anni dal titolo, svolgono la professione di Psicologo dello sviluppo e dell’educazione.

 

Il profilo dei laureati che svolgono la professione di Psicologo dello sviluppo e dell’educazione

 

Il 98,0% dei laureati che svolgono la professione di Psicologo dello sviluppo e dell’educazione ha conseguito una laurea magistrale biennale in ambito Psicologico, in particolare nella classe di laurea in Psicologia (95,9%).  

Si tratta di una professione a prevalenza femminile (88,5%), svolta da laureati che hanno raggiunto il titolo, in media, a 27,1 anni. L'84,4% ha terminato gli studi al più entro un anno fuori corso (il 60,9% ha concluso nei tempi previsti dall’ordinamento), ottenendo un voto medio di laurea pari a 108,3 su 110.

Il 7,1% dei laureati che svolgono la professione di Psicologo dello sviluppo e dell’educazione nel proprio curriculum formativo conta esperienze di studio all’estero riconosciute dal proprio corso di laurea e nel 60,8% dei casi tirocini formativi curriculari.

Si dichiarano soddisfatti del percorso universitario concluso: potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, il 71,3% sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo.
 

 

Le caratteristiche della professione di Psicologo dello sviluppo e dell’educazione

 

Nell’analisi di questa figura professionale è fondamentale tenere presente che il 98,9%, una volta terminati gli studi universitari, ha proseguito la formazione post-laurea: in particolare svolgendo praticantati (92,3%), scuole di specializzazione (49,3%), ma anche collaborazioni volontarie (40,9%).

Il 63,2% è impegnato in attività autonome (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.), il 13,0% è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre il 10,6% con un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato). Il lavoro part-time riguarda il 66,7% degli occupati e la retribuzione è pari, in media, a 928 euro netti mensili. Il 66,9% degli Psicologi dello sviluppo e dell’educazione lavora nel settore privato. È occupato nel ramo dei servizi sociali e personali il 40,7%, della sanità il 25,1% e dell'istruzione e ricerca il 21,9%.

Il 52,0% degli occupati dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università; il 45,5% dichiara di utilizzarle in misura ridotta, mentre il 2,0% per nulla.