Le Indagini AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati permettono di analizzare le caratteristiche dei laureati dei corsi di studio della classe di primo livello di Scienze e tecniche psicologiche e di valutarne gli esti occupazionali.
Il profilo dei laureati in Scienze e tecniche psicologiche
Nel corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche si studia prevalentemente Psicologia, Filosofia e Scienze Biologiche. I laureati di tale percorso sono in prevalenza donne (80,0%), ottengono il titolo di primo livello in media a 24,8 anni, impiegando 3,9 anni (rispetto ai 3 anni previsti dall’ordinamento), con un voto medio di laurea pari a 99,1 su 110.
Durante gli studi il 5,0% dei laureati in Scienze e tecniche psicologiche ha svolto esperienze di studio all’estero riconosciute dal proprio corso di laurea, mentre il 52,7% ha svolto tirocini formativi curriculari.
Si dichiarano soddisfatti del percorso universitario appena concluso: potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, il 72,9% sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo.
Su Universitaly, scegliendo la classe di primo livello in “Scienze e tecniche psicologiche (L-24, 34)”, è possibile vedere i corsi di laurea e gli Atenei tra cui scegliere.
Le scelte formative e gli esiti occupazionali dei laureati in Scienze e tecniche psicologiche
Dopo l’ottenimento della laurea di primo livello in Scienze e tecniche psicologiche l'84,1% dei laureati prosegue gli studi iscrivendosi a un corso di laurea magistrale: il percorso più scelto è Psicologia (98,7%).
Il 15,0%, invece, decide di entrare direttamente nel mercato del lavoro, senza essersi mai iscritto a un altro corso di laurea.
Tra chi non prosegue con gli studi, il tasso di occupazione a dodici mesi dalla laurea di primo livello in Scienze e tecniche psicologiche è pari al 60,0%.
Il 30,2% degli occupati ad un anno si è inserito nel mercato del lavoro solo dopo il conseguimento del titolo; il 17,4%, invece, lavorava al momento della laurea ma ha successivamente cambiato lavoro, mentre il 52,5% prosegue, ancora dopo un anno, il lavoro iniziato prima del conseguimento del titolo.
Il 7,6% degli occupati, dopo un anno dalla laurea, è impegnato in attività autonome (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.), il 38,2% è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, il 5,2% con contratti formativi, mentre il 29,9% con un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato).
Il lavoro part-time riguarda il 44,5% degli occupati e la retribuzione mensile è pari, in media, a 1.028 euro netti. Il 67,0% lavora nel settore privato. È occupato nel ramo del commercio il 24,3% dei laureati, dei servizi sociali e personali il 20,6% e dell'istruzione e ricerca l'11,5%.
Il 22,3% degli occupati dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università; il 48,2% dichiara di utilizzarle in misura ridotta, mentre il 29,5% per nulla.