Orientamento e placement sono all’interno di una rete in cui è fondamentale la condivisione del know-how sia a livello territoriale sia di sistema. Il professore Bartolomeo Azzaro, Responsabile della Cabina di Regia Orientamento, Placement e Tirocini de La Sapienza - intervistato nel corso dell’incontro "Aspettando AL Lavoro a Roma 2018", la giornata promossa dall’ateneo romano e AlmaLaurea per presentare e analizzare i servizi per il lavoro dedicati a studenti e laureati -, ne è certo: “La sfida che il nostro ateneo sta affrontando in questi anni, in stretta collaborazione con istituzioni pubbliche, scuole, territorio ed imprese, è quella di ridefinire il percorso di orientamento, dall’ingresso in ateneo fino all’inserimento stabile nel mondo del lavoro. Anche di recente abbiamo gettato le basi per costruire un sistema che possa rispondere, speriamo con successo, alle aspettative degli studenti e che si adatti ad un contesto in continuo cambiamento. La presenza di AlmaLaurea ci è di aiuto”.
Professore, perché orientare è così importante?
“L’orientamento è un fattore decisivo perché offre ai nostri giovani punti di riferimento solidi, li aiuta a fare scelte consapevoli in merito al proprio futuro valorizzandone i desideri e le singole specificità. Parlare di orientamento all’interno dell’Università significa definire una filiera di azioni concrete di accompagnamento dei giovani lungo tutto il percorso formativo: dall’ingresso all’università, con una particolare attenzione all’intero percorso di studio, ai tirocini formativi fino al passo decisivo per un accesso stabile al mercato del lavoro.
In questo contesto, le Università sono chiamate a stabilire un rapporto personale e costante con ogni studente. Per questo abbiamo avviato in ateneo una serie di servizi e azioni di breve e medio periodo costruendo le basi per lo sviluppo di un sistema che possa rispondere con successo alle aspettative degli studenti”.
Le collaborazioni tra differenti soggetti quanto sono importanti nella realizzazione di best practice?
“Il rapporto tra Università e Istituzioni del territorio, così come con realtà pubbliche e private, con gli attori del mercato del lavoro, e quindi anche con le imprese, è fondamentale perché consente di intercettare le esigenze del contesto sociale ed economico in continuo cambiamento, all’interno del quale siamo chiamati ad operare anche in ambito internazionale, e di rispondere con la necessaria elasticità e con azioni mirate, alla realtà in continuo cambiamento.
In questo ambito si inserisce la Convenzione quadro recentemente siglata con la Regione Lazio per l’implementazione di servizi di placemet. L’accordo consente al nostro ateneo di lavorare in sinergia con le politiche pubbliche e con le opportunità che da queste derivano, ed alla Regione di garantire il diritto di ogni persona ad accedere e frequentare gli studi universitari, offrendo l'opportunità di crescere professionalmente, e di agevolare un ingresso orientato alle opportunità di lavoro anche oltre la dimensione regionale.
Come si inserisce AlmaLaurea all’interno di questo processo in divenire?
“Il sistema AlmaLaurea è un supporto fondamentale che ci aiuta a conoscere il panorama formativo e gli esiti occupazionali dei percorsi didattici nel breve e medio termine. Per un’Università come La Sapienza, che ha un respiro nazionale e internazionale, la condivisione di questo know-how sia territoriale sia di sistema è fondamentale. AlmaLaurea, offre anche una serie di servizi efficaci e concreti di orientamento e di accompagnamento dei giovani al mondo del lavoro, che sono strategici all’interno di un sistema in cui convivono atenei, imprese e giovani. È infatti molto importante realizzare occasioni di incontro tra gli studenti e le aziende in modalità diverse rispetto al recente passato, per consentire una profilazione precisa dello studente, delle sue aspirazioni e accompagnarlo nel processo di ingresso nel mercato del lavoro”.