Il Profilo
Il focus analizza le performance formative di 1.518 laureati di secondo livello del 2012, che a cinque anni dal titolo dichiarano di svolgere la professione di Farmacista. Giovani che hanno conseguito, nella quasi totalità, una laurea magistrale a ciclo unico, nella classe di laurea in farmacia e farmacia industriale.
Si tratta di una professione maggiormente diffusa tra le donne (74,5%), intrapresa da laureati provenienti da contesti familiari in cui la presenza del titolo di laurea è superiore alla media (il 40,0% ha almeno un genitore con il titolo di laurea; è il 30,3% per il complesso dei laureati).
Raggiungono il titolo a 26,8 anni, rispetto alla media di 27,4 anni. Poco più della metà termina gli studi entro un anno fuori corso (54,2% rispetto al 76,4%), con un voto medio di laurea pari a 99,6 al di sotto della media (106,8). Nel loro curriculum formativo, molto elevata rispetto alla media, è la percentuale di chi ha svolto tirocini durante gli studi (86,0% rispetto al 48,4% del totale). Inferiori alla media, invece, le esperienze internazionali (8,0% rispetto al 14,3%). Si dichiarano decisamente soddisfatti del percorso universitario appena concluso tanto che, potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, il 66,3% sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo (è il 65,2% a livello complessivo).
Condizione occupazionale
Nell’analisi della figura professionale dei Farmacisti è fondamentale tenere presente che un’ampia parte dei laureati (68,9%, rispetto al 77,3% della media), una volta terminati gli studi universitari, prosegue con la formazione post-laurea: in particolare svolgono tirocini e praticantati (37,8%), stage in azienda (26,0%) e collaborazioni volontarie con docenti, esperti, professionisti, ecc. (15,1%). L’80,4% inizia a lavorare solo una volta portato a casa il titolo di laurea (rispetto alla media del 66,0%) e la prima occupazione post-laurea arriva abbastanza velocemente rispetto alla media: 5,1 mesi contro 7,0 del complesso dei laureati di secondo livello occupati.
Si inseriscono soprattutto in ambito privato (89,2% rispetto al 72,5%) dove svolgono in particolare un lavoro alle dipendenze a tempo indeterminato (68,2% rispetto al 50,3%), ma anche non standard, soprattutto a tempo determinato,(14,7% rispetto al 18,6%).
La retribuzione è lievemente inferiore alla media: 1.398 euro netti mensili rispetto ai 1.415 euro della media. Si inseriscono soprattutto nell’ambito del commercio (89,9%), in particolare nelle farmacie; in minor misura, nella sanità (17,2%), dove rientrano anche le farmacie ospedaliere. Per il 98,3% dei Farmacisti il titolo universitario acquisito è considerato molto efficace o efficace per lo svolgimento del proprio lavoro, un valore nettamente superiore alla media pari al 61,2%. Il 65,2% dichiara di utilizzare le competenze apprese all’università in misura elevata (è il 48,8% per il complesso dei laureati di secondo livello).
La soddisfazione complessiva per il lavoro svolto è buona e pari a 7,7 punti su una scala da 1 a 10, lievemente superiore alla media (7,5).