Mantieni sempre aggiornato il tuo CV dettagliando le nuove esperienze di stage/lavoro e descrivendo sinteticamente le competenze acquisite.
Come funziona il motore di ricerca
Il motore di ricerca consente alle aziende di selezionare i CV all'interno della banca dati.
I criteri di ricerca possono essere applicati ai dati anagrafici, ai titoli di studio (tipologia di corso di studi, voto di laurea, data di laurea), alle esperienze lavorative, alle competenze informatiche, alle conoscenze linguistiche.
La ricerca può essere anche testuale ("alla Google"): analizza tutte le informazioni presenti nel CV anche quelle non rese visibili per esigenze di sintesi: abstract della tesi, presentazione personale etc.
L’utente può scegliere fra diversi criteri di ordinamento dei risultati della ricerca: in base alla data dell’ultimo aggiornamento del CV, per età, per voto, per livello di conoscenza di una lingua straniera.
Come rendere il proprio profilo più "appetibile" e facilmente individuabile dalle aziende?
Come avviene nei motori di ricerca del web, la visibilità di un CV è determinato da due elementi:
- corrispondenza dei parametri di ricerca
- posizione nell’ordinamento del risultato
Agli elementi oggettivi che condizionano la probabilità che il CV sia visto dal selezionatore si aggiungono quelli soggettivi che favoriscono la scelta:
- chiarezza delle informazioni e sintesi (il CV non deve essere troppo lungo)
- corrispondenza col profilo ricercato
Migliorare la visibilità del proprio CV
Per aumentare la probabilità di essere selezionati, nel CV devono essere inserite tutte le informazioni potenzialmente utili per un selezionatore senza oltrepassare le due pagine.
Anche le informazioni del CV non rese visibili vengono «intercettate» dal motore di ricerca.
Il CV si «valorizza» in base alle informazioni più importanti e più recenti: è il motivo per cui è fondamentale aggiornarlo periodicamente. La data di aggiornamento è un indicatore della determinazione nella ricerca di un lavoro (o di un nuovo lavoro). Le aziende ordinano spesso i risultati in base a questo criterio.
Titoli, esperienze, conoscenze, competenze e abilità
All’interno del CV è possibile dedicare spazio alla propria esperienza formativa e lavorativa, senza tralasciare la descrizione delle competenze acquisite nel tempo.
Le competenze digitali e le conoscenze linguistiche possono essere declinate in modo analitico all’interno delle sezioni dedicate. Altre competenze, conoscenze o abilità trasversali o specifiche della professione possono essere descritte all’interno delle esperienze formative o di lavoro.
Utilizzo delle parole chiave
Inserire nel CV le parole chiave fondamentali:
- presentazione personale
- descrizione del corso di studio
- titolo, parole chiave, sommario della tesi di laurea
- descrizione esperienza di lavoro o di tirocinio (attività svolta, competenze acquisite)
- competenze tecniche e trasversali
- pubblicazioni, brevetti, premi
Consigli pratici – neolaureato vs laureato con esperienza
Neolaureato, con poche o nessuna esperienza di lavoro
- Hai svolto un tirocinio? Evidenzialo nel CV tra le esperienze di lavoro. Sfrutta i campi testo per raccontare cosa hai imparato, che esperienze hai fatto.
- Durante gli studi hai lavorato? Evidenzia questa esperienza, anche se non attinente al percorso di studi: aiuta a giustificare un eventuale ritardo nel termine del percorso accademico ed è un elemento giudicato positivamente dal selezionatore.
Ho già qualche anno di esperienza e diversi titoli di studio: il mio CV è “troppo lungo” e va molto oltre le due pagine
- Seleziona le informazioni: eliminando o riducendo quelle meno importanti potrai evidenziare meglio quelle più rilevanti.
- Il diploma di maturità puoi non renderlo visibile.
- Illustra in dettaglio le esperienze di lavoro più recenti e più importanti. Accenna a quelle più datate o raggruppale.