Il VI Rapporto sul Profilo dei Laureati si colloca in un momento di particolare interesse per l’università italiana. Fra i quasi centomila laureati AlmaLaurea del 2003, infatti, assieme a coloro che hanno portato a termine corsi previsti nel precedente ordinamento, sono presenti ventimila neo laureati dei nuovi corsi triennali avviati con la riforma universitaria che ha avvicinato il sistema italiano agli obiettivi della Dichiarazione di Bologna sullo spazio comune europeo dell’istruzione. Di questi, seimila sono regolari under 23, ovvero giovani che hanno scelto, dopo la scuola secondaria, lauree di primo livello e che hanno conseguito il titolo nei tre anni previsti dal nuovo ordinamento; rappresentano dunque i primi laureati del "3+2". Il loro identikit permetterà, pur con le cautele del caso, le prime verifiche sullo stato di avanzamento della riforma universitaria, proprio mentre se ne propone la rivisitazione.
Il Rapporto è stato reso possibile grazie all’adesione ad AlmaLaurea di un crescente numero di atenei che hanno consentito la predisposizione di una documentazione ampia, affidabile, tempestiva, particolarmente utile al MIUR, al CNVSU, agli organi di governo delle università, ai nuclei di valutazione. La sua presentazione sarà preceduta da un’ampia riflessione sulle caratteristiche della formazione superiore nei principali Paesi europei.
I numeri del Rapporto edizione 2004
La disponibilità di circa cento diverse variabili ha consentito di ottenere un aggiornato profilo dei quasi centomila laureati ALMALAUREA che hanno concluso gli studi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2003. Il Rapporto analizza, inoltre, per la prima volta il profilo di quasi ventimila laureati triennali. L’edizione 2004 del Profilo introduce dunque la distinzione fra laureati pre-riforma e quelli post-riforma, mantenendo le articolazioni adottate negli anni precedenti: ateneo, facoltà, corso di laurea (che, per le nuove lauree, diventa classe di laurea), genere e tipo di laureato (lavoratore-studente, studente-lavoratore, studente).
Il Rapporto analizza le caratteristiche e le prestazioni dei laureati, esaminando in particolare: età alla laurea, punteggio agli esami, voto di laurea, regolarità negli studi, durata degli studi, titolo di studio dei genitori, classe sociale di provenienza, diploma e voto di maturità, assiduità nel frequentare le lezioni, studio all’estero, utilizzo dei laboratori, esperienza di tirocinio o stage, tempo impiegato per la tesi, valutazione dell’esperienza universitaria, conoscenza delle lingue estere, conoscenze informatiche, intenzione di proseguire gli studi, settore di lavoro preferiti, caratteristiche del lavoro cercato.