Presentazione
La conoscenza delle caratteristiche più rilevanti e delle modalità più significative dell'ingresso nel mondo del lavoro dei laureati costituisce una verifica indispensabile, non solo per le università che li hanno formati ma per l'intero sistema produttivo, per i settori della ricerca e della pubblica amministrazione; una verifica tanto più utile quanto più in grado di avvalersi di documentazione completa, affidabile e tempestiva.
Una verifica di particolare rilevanza alla luce dei recenti provvedimenti ministeriali che fanno esplicito riferimento alla condizione occupazionale come ad uno degli indicatori di risultato per l’assegnazione delle risorse alle università (percentuale di laureati occupati ad un anno dalla laurea: DM 362, 3 luglio 2007), e come ad uno degli indicatori di efficacia per l’inserimento dei corsi di laurea e di laurea magistrale nella Banca dati dell’offerta formativa (percentuale di laureati occupati a 1,3 e 5 anni dopo il conseguimento del titolo: DM 544, 31 ottobre 2007).
La documentazione presentata nella X Indagine AlmaLaurea, per gli Atenei ed i laureati coinvolti (quasi 93mila di 45 università italiane), per il coinvolgimento dei protagonisti (hanno risposto all'intervista telefonica 88 laureati su cento ad un anno dalla conclusione degli studi, 84 su cento a tre anni, 76 su cento a cinque anni), per il periodo osservato (sono stati intervistati i laureati degli anni 2006, 2004 e 2002), offre uno spaccato di grande interesse della situazione occupazionale in atto ed un terreno aperto ad ulteriori approfondimenti.
La stessa documentazione permette di esaminare la condizione occupazionale e/o di studio di oltre 22mila laureati di 1° livello (con un tasso di risposta all’intervista pari all'89 per cento) ad un anno dal conseguimento del titolo, monitorando così lo stato di avanzamento della riforma universitaria.
Specifiche analisi consentiranno inoltre di indagare, nel corso del Convegno, aspetti rilevanti delle condizioni lavorative dei laureati impegnati nel settore dell’industria ed in quella dei servizi, nel settore pubblico ed in quello privato, e di determinare la reale consistenza del lavoro autonomo. Ulteriori approfondimenti metteranno in luce diversi, importanti aspetti della mobilità dei laureati per motivi di lavoro.
Programma
Saluti delle Autorità:
Fabio SCACCIA (Presidente Associazione Industriali Catania)
Introduce: Antonino RECCA (Magnifico Rettore dell'Università di Catania)
Presiede: Fabio ROVERSI MONACO (Presidente AlmaLaurea)
Presentazione:
X Indagine sulla condizione occupazionale dei laureati
Andrea CAMMELLI (Direttore AlmaLaurea)
LAUREATI E CARATTERISTICHE DELL’OCCUPAZIONE
Efficacia della laurea
Furio CAMILLO (Univ. Bologna) e Muzio GOLA (Politecnico Torino)
I laureati nei settori dell’industria e dei servizi
Antonio D’AGATA (Univ. Catania) e Federico BUTERA (Univ. Milano - Bicocca; Presidente Irso)
I laureati nel settore privato e pubblico
Adalgiso AMENDOLA (Univ. Salerno) e Maria Rosaria CARILLO (Univ. Napoli Parthenope)
La questione del lavoro autonomo
Lia PACELLI (Univ. Torino) e Mauro LOMBARDI (Univ. Firenze)
Presiede: Giuseppe COZZO (Delegato del Rettore, Univ. Catania)
LAUREATI E MOBILITA'
Mobilità territoriale per motivi di lavoro: per amore o per forza?
Giulio CAINELLI (Univ. Bari) e Gianluigi GORLA (Univ. Valle d’Aosta)
Lavorare all’estero: fuga o investimento?
Maria Carolina BRANDI (IRPPS-CNR) e Maria Luigia SEGNANA (Univ. Trento)
Mobilità sociale intergenerazionale: talis pater, talis filius?
Maria Luisa POMBENI (Univ. Bologna) e Antonio CHIESI (Univ. Milano Statale)
Tavola rotonda
Presiede: Antonino RECCA (Magnifico Rettore dell'Università di Catania)
Modera: Piero DAMOSSO (Giornalista TG1)
Partecipanti:
Fedele CONFALONIERI (Presidente MEDIASET Spa)
Sergio TREVISANATO (Presidente ISFOL)
Ettore ARTIOLI (Vice Presidente di Confindustria per il Mezzogiorno)
Massimo LIVI BACCI (Univ. Firenze - Senato della Repubblica)
Fulvio FAMMONI (Segretario Confederale CGIL)
Alberto QUADRIO CURZIO (Univ. Cattolica Milano)
Conclusioni
Salvatore ROSSI (Direttore centrale Ricerca economica Banca d'Italia)